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I corsi sono tenuti da Sergio Giannetta Sensei (2° Dan), insegnante dell'Alpa da più di trent'anni. In tanti anni di pratica ha approfondito diversi aspetti dell’Aikido: dalla regola al rispetto, dalle cadute alle prese, dagli attacchi alle varie tecniche. Ha lavorato sul rimettere in funzione il naturale movimento del bacino cercando di far partire dal centro ogni spostamento, che fosse in avanti, indietro o laterale. Ha lavorato su distanze diverse, sia sull’orizzontale che sul verticale e sul controllo e le proiezioni del compagno. Ha lavorato sulle miriadi di tecniche e sugli spostamenti, gli assorbimenti, le entrate, le proiezioni e le immobilizzazioni. Ha approfondito, poi, con particolare attenzione e precisione il bokken e il jo, le armi di legno impiegate nell’Aikido. "Quel che più mi è rimasto del lavoro fatto sul mio corpo e sul mio spirito negli anni, oltre all’allenamento fisico e mentale, riguarda sicuramente due aspetti della pratica che personalmente credo abbiano inciso molto sulla mia formazione: il grande e continuo lavoro di scambio di ruolo, che tra attaccante e ricevente per ogni tecnica deve alternarsi di continuo, e l’obbligo di praticare sempre con un compagno differente", dice Giannetta Sensei. E aggiunge: "Ancora oggi credo di conoscere solo a grandi linee le tante tecniche che ho studiato e imparato a eseguire. In realtà non posso far altro che mostrare ai miei allievi quello che il mio corpo ha fatto suo, sapendo che ogni volta che mi troverò a riproporre quella tecnica sarà una storia diversa e assolutamente personale. Perché questo? Perché mentre eseguirò la tecnica dovrò tenere conto principalmente della complessità dell’altro che in quel momento sta lavorando con me, del suo livello tecnico, della sua forza e del suo carattere, della quantità di energia impiegata, sua e mia, oltre che della dinamica che si andrà a sviluppare negli istanti in cui entreremo in contatto, istanti che si susseguiranno: dallo sguardo all’assorbimento, dall’esecuzione della tecnica alla proiezione o all’immobilizzazione".